Gentilissimi,
sopraggiunti ed improrogabili impegni istituzionali non mi consentono di partecipare all’odierno incontro con un testimonial d’eccezione dei vantaggi e delle nuove prospettive di sviluppo che il riconoscimento di Città Creativa UNESCO per la Gastronomia ha rappresentato per la città di Alba e per il territorio circostante, ovvero con il già sindaco Maurizio Morello.
Ho avuto modo nel corso dell’incontro con la Giunta comunale ed alcuni componenti del Comitato promotore della predetta candidatura, tenutosi il 3 maggio u.s., di manifestare tutto il mio apprezzamento e la mia piena condivisione per questa splendida iniziativa che, se come tutti noi ci auguriamo, potrà coronare l’obiettivo sperato, darà un forte e decisivo impulso all’intero tessuto socio-economico del territorio.
In questa sede non posso che riconfermare il nostro pieno sostegno e la nostra convinta adesione alla proposta di candidatura ed indicare sinteticamente e per punti gli elementi di convergenza con quanto fin qui programmato in chiave territoriale ed in parte già realizzato nella ricerca di un posizionamento di mercato elevato:
• un’offerta gastronomica di qualità, incentrata sulla forte tradizione locale e quindi sull’utilizzo rigoroso dei prodotti del luogo, capace quindi di valorizzare al meglio, tradizioni e produzioni tipiche;
• l’offerta di una fruizione ampia e agevole di un importante patrimonio naturalistico;
• l’adeguata valorizzazione ed esaltazione del patrimonio paesaggistico, dato dalla compresenza di aree rurali, naturalistiche e insediative;
• la possibilità di una fruizione trasversale del territorio attraverso attività sportive e non, come l’escursionismo, l’equitazione, il ciclo-turismo, visite guidate, percorsi tematici, ecc;
• la possibilità di una fruizione diretta e capace di generare esperienza e significato rispetto a tutto ciò che costituisce il patrimonio rurale (materiale e culturale/tradizionale) dell’area;
• l’offerta di una ricettività diffusa, votata al recupero dei manufatti edili presenti nel territorio rurale oltre che nei centri antichi, ed intesa anch’essa ad esaltare i tratti tipici del luogo per offrirli al visitatore come importante valore aggiunto e differenziale;
• la valorizzazione delle emergenze culturali, storiche, architettoniche e archeologiche che arricchiscono l’area, e che quindi possono essere un ulteriore valore aggiunto all’esperienza offerta al visitatore;
• un approccio qualitativo elevato e trasversale in tutti i settori di offerta, intendendo come qualità un insieme di fattori, quali il livello del servizio, la cultura dell’accoglienza espressa, il rapporto con il territorio e le sue tipicità e tradizioni, il criterio di sostenibilità ambientale, nonché un adeguato value for money;
• un’offerta turistica complessivamente improntata all’integrazione di sistema territoriale, ovvero all’attivazione di una filiera produttiva e commerciale complessa che trova nel consumo di servizi turistici il canale di valorizzazione di tutte le produzioni del territorio.
Nell’augurarvi gli auguri di un proficuo lavoro, vi saluto cordialmente